Nome | Jurij Živago | Cesare | Giasone |
Opera letteraria in cui compare | Di professione medico, è il protagonista del romanzo Il dottor Živago. | È uno dei personaggi centrali del poema epico-storico Pharsalia. | È il protagonista, assieme agli altri Argonauti, del poema epico Argonautiche. |
Epoca in cui è ambientato | La sua vicenda si svolge nel 1900. | La vicenda si svolge nel 48 a.C. | I personaggi sono di una generazione precedenti all’età degli eroi dell’Iliade. |
Perché è un antieroe? | È il contrario dell’“uomo di acciaio” dell’immaginario sovietico. | Porta lo scompiglio e la guerra civile nella Roma repubblicana. È dominato dal furor e dall’ira. | Preferisce abbandonare il trono allo zio piuttosto che farsi onore; il suo punto di forza è la seduzione. È completamente passivo. |
Novità introdotte dall’autore | Pasternak non scrive né un’opera di propaganda, né di denuncia del regime sovietico; infonde in Živago, suo alter ego, le sue considerazioni sul mondo e la vita. | Gli déi sono sostituiti da un soprannaturale irrazionale; mancano un personaggio positivo unificante e il mito; non si vuole esaltare il passato, ma denunciare la tragicità del momento e profetizzare la caduta di Roma. | La Τύχη aleggia minacciosa nonostante la presenza divina; compare la tematica amorosa, censurata nei poemi omerici; la parte dell’eroe è affidata ad una donna. |
Personaggio agli antipodi | Pasa Antipov, poi Strel’nikov: l’uomo che vuole forgiare la sua vita a partire dal nome, ma scopre di non potere e si uccide. | Catone l’Uticense, il quale, tuttavia, non ha il tempo né la possibilità di fare qualcosa per la salvezza di Roma. | Medea, la fanciulla barbara che si innamora di lui: è una maga che non teme di usare i suoi poteri per risolvere la situazione. Medea, a differenza di Giasone, ha il coraggio di abbandonare il suo paese e addirittura tradire la sua famiglia per seguirlo. |
Antagonista | Komarovskij, che impersona la “banalità del male”. | Pompeo, che è, però, un umbra magni hominis. Pompeo è agli antipodi di Cesare anche perché è un personaggio dinamico, nonostante per Lucano se avesse vinto avrebbe ceduto alla tentazione di prendere il potere: infatti capisce l’orrore della guerra civile matura psicologicamente. | Manca un antagonista vero e proprio; ciò acuisce la pusillanimità del p |